Sala-Pellegrini_clienti

le sale della trattoria

Ciascuna con la sua storia, il suo carattere e la sua atmosfera


l’osteria

L’osteria del nonno Amerigo era un luogo di ritrovo e di ristoro per gli abitanti di Savigno e per quelli che venivano dalla campagna circostante. Si beveva vino mentre si giocava a carte o si trattavano partite di fieno o capi di bestiame nei giorni di mercato. Per l’ora di pranzo la nonna Agnese preparava le tigelle col pesto cotto, lasagne, un coniglio arrosto o una cacciatora di galletto, con le verdure dell’orto del nonno, i suoi salumi e altri prodotti che trovava dai suoi amici contadini. Molti di quei piatti li proponiamo ancora con qualche aggiornamento. Questa sala è rimasta più o meno come allora, col bancone da bar in legno di ciliegio bordato di nero e il piano in marmo rosso di Verona dove troneggia la macchina per caffè regina degli anni Sessanta, la Faema E 61. Sul fondo parte la scala che, fiancheggiando la cucina, porta alle due sale al primo piano.


la sala della tavola rotonda

Nel 1953 il nonno Amerigo acquistò il primo televisore in bianco e nero di Savigno e in questo ambiente si ritrovava tutto il paese a guardare il Festival di Sanremo trasmesso dal canale unico nazionale della Rai e Studio 1 con Mina, le gemelle Kessler e Totò.  Ora è la più intima delle sale, racchiusa da un separé deco in legno e cristallo, con un grande tavolo tondo per ritrovi familiari o conviviali tra amici che può trasformarsi in alcuni piccoli tavoli per pochi ospiti.


sala Gino Pellegrini

Gino ha impiegato due anni a dipingere questa sala con la tecnica del trompe l’oeil, dalle pareti al soffitto che lascia intravvedere un cielo azzurro, confrontandosi ogni giorno con Alberto mentre s’infittiva il bosco e comparivano giochi d’acqua a raffigurare la natura rigogliosa delle nostre colline col mutare delle stagioni e dei loro frutti. Sono tanti i soggetti che popolano il dipinto che ogni volta i nostri clienti ne scoprono uno nuovo. Non manca il nonno Amerigo sul suo triciclo con la faccia stupita e un fungo per cappello, poi il Bianconiglio di Alice, un Lagotto col tartufo in bocca, un serpente tentatore, la gallina dalle uova d’oro, uccelli notturni, scoiattoli, ragni, farfalle, ricci, salmerini, una volpe in punta della preda e un cervo col suo palco imbiancato di neve. E poi funghi, tartufi e vino, naturalmente.

Gino Pellegrini è stato un grande scenografo e pittore, ha lavorato a lungo a Hollywood per registi come Hitchcock e Kubrick creando le scenografie di tantissimi film fra i quali West side story, 2001 odissea nello spazio, L’ammutinamento del Bounty, Gli Uccelli, Indovina chi viene a cena, Mary Poppins, La spada nella roccia, oltre a numerosi show televisivi di Frank Sinatra, Dean Martin, Jerry Lewis, Bob Hope.

Ma soprattutto è stato un grande amico.


all’aperto

Amerigo_dehor

Nella bella stagione la trattoria s’affaccia all’esterno, qualche tavolino davanti alle vetrine illuminate e tanti tavoli protetti da grandi ombrelloni nella stradina pedonale che fiancheggia il locale, intestata ad Amerigo Vespucci, l’oste fondatore (o il navigatore?). È qui che d’estate i nostri clienti vengono a cercare un doppio ristoro, quello della nostra cucina assieme all’aria mite di Savigno in una festa conviviale che si rinnova ogni sera.