Grazie ai racconti che ci hanno fatto in trattoria tre clienti statunitensi, Val Rios, Jessica Adza e Philip Berg, venuti dalle nostre parti per ripercorrere le orme dai padri con la US ARMY al termine della Seconda Guerra mondiale, abbiamo potuto ricostruire un importante momento di storia per Savigno.

C’è una bella immagine a colori dove si intravede “al paunt grand” (il ponte grande) di Savigno, scattata il 18 aprile 1945 dal soldato Cruz F. Rios, prima dell’ingresso in paese delle forze statunitensi della 10a Divisione da Montagna, dopo avere superato gli ultimi attacchi dei cecchini tedeschi.

Prima di partire aveva acquistato una piccola fotocamera Argus C2 di seconda mano con una buona scorta di pellicole Kodachrome con cui documentò la sua campagna d’Italia ricavandone 200 foto che suo figlio Val ha poi messo a disposizione del Museo di Iola di Montese (MO) per il volume”Sulle Orme di Mio Padre”
Tutte le foto sono visibili a questo link.

L’immagine l’abbiamo avuta da Jessica Adza che è venuta a trovarci in trattoria, in occasione di una visita organizzata ogni anno dall’Associazione dei “Discendenti e amici della decima Divisione da montagna” (10th
Mountain Division Descendants and Friends) sui luoghi in cui hanno combattuto i loro famigliari lungo la Linea Gotica fino alla Valsamoggia

Così lo storico professor Ezio Trota descrive nel suo volume «Tolè – Notizie Storiche» gli eventi di quella giornata: «L’86° Regimento dalla montagna ha raggiunto la casa Sulmonte, sul crinale tra Mongiorgo e Badia, per poi dirigersi verso Monte San Pietro, e con i 2 Battaglioni ha marciato verso San Chierlo dove ha trovato una notevole resistenza.
L’87° Regimento è sceso lungo la valle Samoggia, ed è avanzato verso Savigno dove stazionavano alcuni cecchini, giunto al ponte di Cà Mario si è trovato sotto il fuoco di alcune mitragliatrici posizionate dall’altra parte del fiume….».

Nel 2019 ci aveva fatto visita Philip Berg, figlio del sergente Russel W. Berg che proprio in quella battaglia del 18 aprile del 1945 fu ferito a Savigno da un cecchino tedesco.